La Regione Emilia-Romagna ha pubblicato i dati, a cura dell’ufficio statistico, relativi ai matrimoni nel 2008.
Dall’indagine emerge che i matrimoni civili superano quelli religiosi e crescono le coppie di fatto.
Famiglia e società
(dati dei matrimoni aggiornati al 2008)
Statistica Emilia-Romagna, 15.06.2010Continua ad aumentare l’età media al 1° matrimonio: nel 2008 in Emilia-Romagna le nubili, mediamente, si sono sposate a 31,1 anni e i celibi a 34,6 anni, mentre nel 2000 convolavano a nozze rispettivamente a 29,4 e a 32 anni. L’età media al 1° matrimonio in Italia rimane in crescita dagli anni ’70 in cui si trova il minimo storico degli ultimi 50 anni: le nubili si sposavano in media a 24 anni e i celibi a 27 anni.
Sono in crescita anche le percentuali dei matrimoni successivi al primo (per vedovanza, per divorzio o per annullamento), del 12,1% per i maschi e del 12,8% per le femmine. Si nota un cambio di tendenza rispetto agli anni scorsi: la percentuale di donne che si risposano è più alta rispetto a quella degli uomini.
Sono in forte calo invece i matrimoni religiosi, a fronte di un consistente aumento dei matrimoni civili che, nel 2008 sono in Emilia-Romagna il 52,4% dei matrimoni, mentre nel 2000 erano il 24,7%. In Emilia-Romagna la scelta del matrimonio religioso (con 7.087 celebrazioni) viene quindi, da quest’anno, superata da quella del matrimonio civile (7.805).
Analizzando più nel dettaglio le distribuzioni dei matrimoni emiliano-romagnoli per tipo di rito, osserviamo che il rito civile è leggermente più utilizzato dalle coppie più giovani (entrambi i coniugi con meno di 25 anni) e soprattutto da quelle più mature. Le spose oltre i 35 anni, infatti, scelgono matrimoni civili (che sono poco meno di 3 ogni 4 matrimoni) e così accade anche per gli sposi oltre i 40 anni, per i quali il rapporto diventa di quasi 4 matrimoni civili contro uno religioso. I matrimoni religiosi superano quelli civili solo nelle età tra i 25 e i 35 anni delle spose e tra i 25 e i 39 anni degli sposi (in cui, peraltro, si concentrano quasi la metà di tutte le cerimonie) con un rapporto di circa due matrimoni religiosi per uno civile.
In Emilia-Romagna inoltre un matrimonio su cinque (20,8%) c’è almeno uno straniero.
Dai dati riferibili all’Italia, possiamo notare che i matrimoni civili sono molto più frequenti (86,6%) quando la coppia è composta da almeno uno straniero, mentre quando entrambi gli sposi sono italiani solo il 28% dei matrimoni è civile. Tra i matrimoni civili poco più di 1 su 3 è con almeno uno straniero mentre per quanto riguarda le celebrazioni con rito religioso, solo il 3% interessa uno straniero. Nei matrimoni tra italiani, si predilige il rito religioso soprattutto alle prime nozze (80% dei casi), mentre nel caso di matrimoni successivi al primo prevale il rito civile (89,7%). I nati in Emilia-Romagna tendono a sposarsi per circa il 64% dei casi (se uomini) con altre persone nate nella stessa regione (per le donne si passa al 70%) e per circa il 24% con persone nate in altre regioni italiane. Il 5 % dei matrimoni di donne nate nella nostra regione sono invece con stranieri, mentre ben l’11,9 % degli uomini emiliano-romagnoli convolano a nozze con donne straniere.
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