Rete Laica Bologna

Appello ai componenti del Consiglio Superiore della Magistratura

J luglio 2010
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Illustrissimi componenti del Consiglio Superiore della Magistratura,

lunedì prossimo vi accingete ad eleggere il vostro Vice-Presidente, carica importante che deve garantire quella separazione e indipendenza dei tre poteri (legislativo, esecutivo e giudiziario) posta a fondamento della nostra Costituzione e a salvaguardia della nostra Repubblica.

Per questo, come cittadini, ci sentiamo in dovere di porre alla Vostra attenzione la richiesta di non eleggere l’Avv. Michele Vietti.

Il neo consigliere – al quale va la stima e il rispetto che si deve portare per tutti i componenti di un organo sì fondamentale – non possiede le necessarie caratteristiche istituzionali per rivestire il suddetto ruolo.

Michele Vietti è stato sottosegretario alla Giustizia nel governo Berlusconi II e sottosegretario all’Economia nel Berlusconi III. E’ uno dei padri della depenalizzazione del falso in bilancio, legge grazie a cui il premier ha evitato una condanna per i processi “All Iberian” e “Consolidato Fininvest”, in quanto “il fatto non costituisce più reato”. E’ stato altresì il promotore del ripristino dell’immunità parlamentare, nel giorno in cui Marcello Dell’Utri veniva condannato a 9 anni per concorso esterno in associazione mafiosa. E’ l’ideatore del legittimo impedimento, norma che blocca i processi per il Presidente del Consiglio dei Ministri e per i Ministri tutti.

Il Michele Vietti deputato è stato il primo firmatario della pregiudiziale di costituzionalità che ha affossato la legge Concia contro l’omofobia. Nella pregiudiziale, l’orientamento sessuale viene esplicitamente confuso con pratiche sessuali quali l’incesto, la pedofilia, la zoofilia, il sadismo, la necrofilia e il masochismo. In base a tale illegittimo accostamento, l’introduzione di un’aggravante per i reati motivati dall’orientamento sessuale della vittima avrebbe significato, secondo Vietti, dare il via libera ad una protezione speciale delle suddette pratiche (incesto, pedofilia, etc). A qualunque persona, anche priva di nozioni giuridiche, non sfugge la falsità e l’offensività verso milioni di cittadini italiani di questa posizione. Essere omosessuali è una condizione personale; commettere un abuso sessuale su un minore è un crimine giustamente punito dalla legge.

Oltre a non sapere e/o voler distinguere tra orientamenti sessuali e reati, Michele Vietti s’è dimostrato incapace di rispettare il diritto di manifestazione sancito dalla Carta Costituzionale, laddove ha espresso una totale contrarietà a che si tenesse il corteo nazionale dell’orgoglio lgbt (lesbica, gay, bisessuale e trans) nella città di Torino, nel 2006.

Infine – e non meno importante – d’impedimento alla sua nomina è l’internità politica di Vietti e dell’UDC alle pretese egemoniche di uno stato estero, la Città del Vaticano. A più riprese s’è fatto portavoce della contrarietà della Chiesa Cattolica verso il riconoscimento delle unioni omosessuali. Nel suo profilo politico è dunque assente la laicità, ovvero quella distinzione tra Italia e confessioni religiose sancita dalla nostra Repubblica.

Per questi ragioni, Vi chiediamo di garantire il Consiglio Superiore della Magistratura, la Costituzione e tutti i cittadini, non eleggendo Michele Vietti quale suo Vice-Presidente.

Vorremmo che in tal modo il Consiglio si riappropriasse in pieno della sua autonomia, non facendosi imporre dai partiti, dall’esterno, il suo Vice-Presidente.

I cittadini e le cittadine

1. Paolo Patanè, presidente Arcigay
2. Luca Trentini, segretario Arcigay
3. Franco Grillini, responsabili diritti civili Italia dei Valori
4. Maurizio Cecconi, portavoce Rete Laica Bologna
5. Enzo Cucco, portavoce Comitato “Sì, lo voglio!”
6. Sergio Rovasio, segretario Associazione Radicale Certi Diritti
7. Francesca Polo, presidente nazionale Arcilesbica
8. Cristina Gramolini, vicepresidente nazionale Arcilesbica
10. Rita De Santis, presidente nazionale AGEDO
11. Giuseppina La Delfa, presidente nazionale Famiglie Arcobaleno
12. Rossana Praitano, presidente Circolo Mario Mieli
13. Marcella di Folco, presidente MIT
14. Porpora Marcasciano, vicepresidente MIT
15. Carlo Santacroce, presidente 3D
16. Enrico Oliari, presidente GayLib
17. Paola Concia, deputata PD
18. Alessandro Zan, responsabile naz. Sinistra Ecologia Libertà
19. Vanni Piccolo, leader storico del movimento LGBT
20. Paolo Ferigo, presidente Consiglio Nazionale Arcigay
21. Emiliano Zaino, presidente Arcigay “Il Cassero”
22. Alessio De Giorgi, giornalista – direttore Gay.it
23. Andrea Spartaco, giornalista
24. Elena Prella
25. Emma Santo
26. Giorgio Tassinari
27. Stefano Bolognini, giornalista
28. Stefano Bucaioni, segreteria Arcigay
29. Rebecca Zini, segreteria Arcigay
30. Marco Coppola, segreteria Arcigay
31. Daniela Tomasino, segreteria Arcigay
32. Maura Chiulli, segreteria Arcigay
33. Giulia Bianchi, Arcigay “Alan Turing” Rimini
34. Eva Brugnettini, giornalista
35. Olga Massari
36. Paolo Marani, socio UAAR
37. Paola Brandolini, segreteria Arcilesbica
38. Giovanna Camertoni, segreteria Arcilesbica
39. Giordana Curati, segreteria Arcilesbica
40. Helen Ibry, segreteria Arcilesbica
41. Elisa Manici, segreteria Arcilesbica
42. Ostilia Mulas, segreteria Arcilesbica
43. Roberta Vannucci, segreteria Arcilesbica
44. Flavia Madaschi, AGEDO
45. Bruno Pompa, direttivo Arcigay “Il Cassero”
46. Anna Maria Battaglia, AGEDO Palermo
47. Antonio D’Eramo, coordinatore UAAR Varese
48. Lucille Micheletto
49. Claudio Indelicato
50. Manlio Padovan, socio UAAR
51. Katia Donato

***

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Budrio, operativo registro biotestamenti. A Bologna quando?

J luglio 2010
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30 Luglio 2010, Comunicato stampa

REGISTRO BIOTESTAMENTI.
BUDRIO OPERATIVO DA SETTEMBRE.
CECCONI: “A BOLOGNA QUANDO?

Maurizio Cecconi, portavoce della Rete Laica Bologna,
in merito all’annuncio del Comune di Budrio e
all’assenza di azione da parte dell’Amministrazione felsinea.

“Apprendiamo con gioia che il Comune di Budrio ha annunciato la piena operatività del registro dei testamenti biologici a partire dal prossimo settembre. In più, essendo Budrio il mio paese natale, sono e siamo particolarmente fieri di questo riuscito esempio di laica azione amministrativa, volta a soddisfare le richieste dei cittadini”, così Maurizio Cecconi, portavoce della Rete Laica Bologna, che conclude: “Dopo Castel Maggiore, Castenaso e Budrio, manca all’appello la città di Bologna, paralizzata dalla melina del Commissario Cancellieri. Rinnoviamo, per l’ennesima volta, la domanda: quando sarà reso operativo a Bologna il registro dei testamenti biologici?“.


Registro dei testamenti biologici a Castenaso – Rassegna stampa

J luglio 2010
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Dopo l’approvazione del registro dei testamenti biologici a Castenaso, la rassegna stampa di Sabato 24 Luglio 2010.

Quotidiani

Web


Castenaso, Consiglio Comunale approva il registro dei testamenti biologici

J luglio 2010
2 commenti

CASTENASO, CONSIGLIO COMUNALE
APPROVA IL REGISTRO DEI TESTAMENTI BIOLOGICI

23 Luglio 2010, Comunicato stampa congiunto
PD Castenaso e Rete Laica Bologna

(Scarica e diffondi)

Il 22 luglio il Consiglio Comunale di Castenaso ha approvato, con i voti favorevoli del Centro-Sinistra per Castenaso e della lista Castenaso 5 Stelle, l’istituzione di un registro dei testamenti biologici nel nostro Comune. Il consigliere comunale Lionello (PD) ha esposto l’ODG in Consiglio comunale, argomentando che si trattava di un atto di laicità e di libertà, che giungeva dopo un percorso condiviso. Il Capogruppo Ruben Viti ha rimarcato nel suo intervento il fatto che tramite quest’atto si riconosce a ciascuno il diritto all’autodeterminazione dell’individuo, che è legittimo dal punto di vista normativo e della competenza territoriale”.

“Il registro del testamento biologico è un atto di libertà e di civiltà e da parte del Partito Democratico di Castenaso non ci può che essere grande soddisfazione nell’approvazione di un atto, che quando sarà declinato anche in termini amministrativi, porterà a un registro delle DAT (dichiarazioni anticipate di trattamento) anche nel nostro Comune”.

“Ieri è stata una bella pagina per Castenaso e per quelle persone che, già negli incontri preparatori, avevano espresso la loro volontà di depositare una DAT appena possibile in Comune”.

“Rete Laica Bologna esprime piena soddisfazione per l’approvazione del registro dei testamenti biologici a Castenaso. Riteniamo da sempre che non importanti quanto grande sia una città e una comunità: in tutte è importante che ci si batta per l’autodeterminazione degli individui“, così Maurizio Cecconi, portavoce della Rete Laica, che conclude: “Desideriamo ringraziare gli amministratori e il Consiglio Comunale tutto. E un grazie speciale va a due persone che, facendo politica dal basso, ci hanno aiutato a portare a casa questo risultato di civiltà: Christiane Krzyzyk e Pier Francesco Prata. Il nostro auspicio, ora, è che il registro diventi al più presto operativo”.


Bologna, Comune proroga i finanziamenti alle scuole private cattoliche. Rete Laica: “Sarà opposizione dura”

J luglio 2010
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22 Luglio 2010, Comunicato stampa
(Scarica e diffondi)

RINNOVO FINANZIAMENTI SCUOLE CATTOLICHE.
“PUBBLICA A PEZZI, PRIVATE FORAGGIATE
DAL COMUNE. DAI LAICI OPPOSIZIONE DURA”

Maurizio Cecconi, portavoce della Rete Laica,
e Bruno Moretto, coordinatore del Comitato
bolognese Scuola e Costituzione, in merito
alla proroga di un anno della convenzione
tra il Comune di Bologna e la FISM
.

“La notizia del rinnovo della convenzione tra il Comune di Bologna e la FISM provinciale non arriva inaspettata. Non per questo è meno grave che l’Amministrazione, in un periodo di tagli consistenti al bilancio e di smantellamento progressivo della scuola pubblica, decida di proseguire, come se nulla fosse cambiato, nei finanziamenti alle scuole private cattoliche”, così Maurizio Cecconi, portavoce della Rete Laica, che continua: “In quest’ultimo anno ne sono successe di tutti i colori nelle scuole scuole cattoliche di Bologna e dintorni: scuole paritarie che discriminano al momento dell’iscrizione (caso Ciancimino), scuole paritarie che di fronte alle denuncie di educatrici e genitori di prima sospetti, poi confermarti abusi sessuali su minori non sono intervenute garantendo la sicurezza dei bambini”.

“Il Comune, per decisione della Giunta Commissariale guidata da Anna Maria Cancellieri, non mette minimamente in discussione un sistema che priva le Istituzioni della possibilità di effettuare i dovuti e indispensabili controlli della qualità dell’offerta educativa e delle condizioni in cui questa viene esperita. Invece che investire nella scuola pubblica, rispettando gli obblighi costituzionali – in primis, garantendo che tutti gli studenti che desiderino frequentare una scuola pubblica lo possano fare – il Comune dilapida il suo già esiguo capitolo di bilancio in regalie ideologiche. Ci costa oltre un milione di euro all’anno questa politica scellerata e danneggia la richiesta delle famiglie di una scuola pluralista, non confessionale, aperta a tutti e a tutte. Da parte dei laici sarà opposizione dura”.

“Mentre la scuola della Repubblica, che la Costituzione garantisce gratuita, libera e pluralista, è nel caos a causa dei pesantissimi tagli e delle illegittimità riconosciute dal recente pronunciamento del TAR Lazio, che mettono a rischio l’avvio del prossimo anno scolastico, il tentativo di distruggere la scuola pubblica a favore di quella privata confessionale e a pagamento trova sostegno nella decisione del Commissario Cancellieri di prorogare per un anno le convenzioni con le scuole materne private”, così Bruno Moretto, coordinatore del Comitato bolognese Scuola e Costituzione, che conclude: “Mentre centinaia di bambini della nostra provincia non trovano posto nella scuola statale e vengono privati di un diritto costituzionale, si utilizzano 1.055.000 di euro dei fondi pubblici comunali per interventi a favore dei privati. E’ ora di finirla”.


Rete Laica sostiene il ricorso al TAR del Lazio contro i decreti Gelmini

J luglio 2010
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Comunicato stampa, 13 Luglio 2010

SCUOLA, RICORSO AL TAR
CONTRO DECRETO GELMINI.
CECCONI: “SOSTENIAMO AZIONE
DI SCUOLA E COSTITUZIONE.
BENE ADESIONE PROVINCIA. E LA REGIONE?”

Maurizio Cecconi, portavoce della Rete Laica Bologna,
in merito al ricorso presentato al TAR del Lazio e all’appello
del Comitato Bolognese di Scuola e Costituzione ad Errani.

Rete Laica sostiene l’azione di chi, come il Comitato Bolognese di Scuola e Costituzione, in questi giorni si batte contro i decreti del ministro alla Distruzione Pubblica, Mariastella Gelmini. L’importante ricorso presentato al TAR del Lazio trova oggi il sostegno della Presidente della Provincia Beatrice Draghetti e dell’Assessore all’Istruzione Giuseppe De Biasi”, così Maurizio Cecconi, portavoce della Rete Laica Bologna, che continua: “Auspichiamo che l’appello al Presidente della Regione Emilia-Romagna, Vasco Errani, non resti inascoltato. Anche le Istituzioni regionali hanno il dovere d’esplicitare se stanno dalla parte di chi lotta per una scuola pubblica di qualità o dalla parte di chi la vuole, pezzo dopo, smantellare. Il tempo sta per scadere e non sono ammessi ulteriori tentennamenti. Questa è una partita che va vinta o ci rimetteranno tutte le famiglie e gli studenti”.


“Caso Ciancimino, private fuori controllo”

J luglio 2010
2 commenti

Rete Laica: “Caso Ciancimino,
private fuori controllo”

Di Paola Benedetta Manca
L’Unità Bologna, 03.07.2010

“Il Collegio San Luigi deve pagare le conseguenze del suo comportamento, ha violato la legge perché il suo rifiuto ad accogliere il figlio di Massimo Ciancimino è illegale”. Maurizio Cecconi, portavoce della Rete Laica di Bologna, non ha dubbi. “Una scuola per potersi definire paritaria – spiega – e poter accedere ai benefici dello Stato, come i finanziamenti, deve anche, in ossequio alla legge Berlinguer del 2000, garantire le stesse modalità d’accesso delle scuole pubbliche, cioè a tutti”. Il vero problema, però, spiega Cecconi “è che il settore privato gode di un’impunità che le scuole pubbliche non hanno”. Dal punto di vista pratico, questa “impunità” è garantita dal fatto che le istituzioni fanno fatica a sanzionare la scuola paritaria che non si è attenuta a un comportamento conforme alla legge. Questo perché i finanziamenti vengono assegnati a un unico organismo, la federazione sindacale della FISM, che rappresenta circa 90 scuole del Bolognese e distribuisce loro i contributi statali. “In un caso come quello successo al San Luigi, dunque, – chiarisce il portavoce di Rete Laica – il Comune non può neanche interrompere la convenzione, perché quest’ultima è stata siglata direttamente con la FISM”. “Così – tira le somme Cecconi – queste scuole possono continuare a fare scelte discriminatorie senza problemi, rifiutando ad esempio ragazzi con handicap ma prendendo ugualmente i finanziamenti dallo Stato. Non è la prima volta che succede a Bologna”. Dello stesso avviso Bruno Moretto, segretario di Scuola e Costituzione. “Se i Ciancimino vogliono che il figlio frequenti il San Luigi si rivolgano pure alla nostra associazione, li tuteleremo. Il preside deve accoglierlo sennò trasgredisce la legge”. “In città – assicura Moretto – ci sono altri esempi di come le scuole private paritarie prendano i soldi dallo Stato ma poi facciano come gli pare sulle modalità d’accesso. Basti pensare al Centro scolastico Cerreta, che accetta solo femmine, in quanto scuola paritaria non può farlo, eppure lo fa. Allora mi chiedo, perché non rinuncia ai finanziamenti delle istituzioni e diventa una scuola non paritaria? Così può fare quello che vuole e trasformarsi in un collegio femminile”.


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La Rete Laica di Bologna è un tavolo informale d'incontro, di discussione, di proposta e di mobilitazione per difendere ed estendere la laicità delle istituzioni bolognesi e italiane. Vi partecipano associazioni e singoli/e.

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