Rete Laica Bologna

Operativo il registro dei biotestamenti a Castel Maggiore. Avanti così

J dicembre 2010
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Comunicato stampa, 29 Dicembre 2010

BIOTESTAMENTO, REGISTRO DAT
CASTEL MAGGIORE.
CECCONI: “AVANTI COSI'”

Maurizio Cecconi, portavoce della Rete Laica Bologna,
in merito all’attivazione del registro
delle DAT a Castel Maggiore
.

“Ringraziamo di cuore gli amici della Rete Laica di Castel Maggiore, le forze politiche e l’Amministrazione comunale che si sono spesi per approvare e rendere operativo il registro delle Dichiarazioni Anticipate di Trattamento. Dal 1° gennaio sarà possibile depositare il proprio testamento biologico e questo è senza dubbio il miglior regalo per l’anno nuovo che si poteva fare alla cittadinanza”, così Maurizio Cecconi, portavoce, che conclude: “Avanti così in tutti i comuni della provincia di Bologna che stanno, uno a uno, dando il buon esempio al capoluogo”.


Bologna, elezioni amministrative. Tre domande sulla laicità ai candidati sindaco

J dicembre 2010
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TRE DOMANDE SULLA LAICITA’
AI CANDIDATI ALLE PRIMARIE
DEL CENTROSINISTRA
E A TUTTI I CANDIDATI SINDACO

Bologna,
21 Dicembre 2010.

Gentile candidato/a,

le chiediamo di rispondere a queste tre domande sulla laicità, affinché la Rete Laica Bologna le possa, una volta raccolte le risposte di tutti i candidati, rendere pubbliche.

La scuola della Repubblica

1. Ogni anno più di 200 bambini chiedono l’iscrizione alle scuole d’infanzia comunali, ma finiscono in lista d’attesa e sono infine dirottati sulle scuole private paritarie. La Costituzione, all’articolo 33, stabilisce inequivocabilmente che lo “Stato garantisce le scuole per ogni ordine e grado”. Siamo dunque di fronte alla grave lesione di un diritto costituzionale, a cui s’aggiunge l’esborso economico obbligatorio per le 200 famiglie, per pagare le suddette scuole private. Inoltre, trattandosi in larga maggioranza di scuole cattoliche, i bambini e le loro famiglie si trovano costretti a subire scelte educative confessionali, in contrasto col significato attribuito dalla Costituzione alla scuola di tutti. Se sarà sindaco, non ritiene più utile impiegare il milione e 55.000 euro, che il Comune di Bologna destina annualmente come finanziamento alle scuole private paritarie, per coprire i 200 posti mancanti nella scuola paritaria comunale e per migliorare la qualità della stessa?

Morire con dignità

2. Il 25 gennaio 2010 il Consiglio comunale ha approvato la delibera istitutiva il registro delle Dichiarazioni Anticipate di Trattamento, altrimenti dette testamenti biologici. Per renderlo operativo manca solo il regolamento attuativo. Se sarà sindaco, entro quanto tempo promette di attivarlo? Sempre in tema di fine-vita, Le chiediamo: in città esiste una sola laica “sala del commiato”, presso il cimitero della Certosa; se sarà sindaco, s’impegna a dotare Bologna di più spazi per celebrare i funerali civili?

Procreazione e sessualità: libere e liberi di scegliere

3. Di frequente ricorre il tema dell’apertura dei consultori, presso cui si rivolgono le donne in gravidanza, alle associazioni di volontariato, tra cui tante cattoliche, programmaticamente contrarie all’aborto. Sarebbe questa, a nostro giudizio, una perdita di laicità delle Istituzioni. D’altra parte, le donne che desiderano portare avanti una gravidanza sono costrette a misurarsi con una carenza di servizi e di aiuti pubblici. Se sarà sindaco, aprirà i consultori previsti dalla legge 194 alle associazioni di volontariato? Quali iniziative intraprenderà il Comune per favorire un’autentica possibilità di scelta? Sempre in tema di diritti, Le chiediamo: se sarà sindaco, avvierà una campagna informativa contro l’omofobia, la lesbofobia e la transfobia, come, per esempio, quella promossa dal primo cittadino di Berlino, Klaus Wowereit?


Quale futuro per la scuola della Repubblica a Bologna?

J dicembre 2010
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Report dell’incontro coi candidati alle primarie del centrosinistra – Frascaroli, Zacchiroli e Merola -, organizzato da Scuola e Costituzione e dall’Assemblea dei genitori e degli insegnanti.

L’incontro è stato molto positivo per quanto concerne la partecipazione. Tutti gli interventi dal pubblico sono ritornati sulla questione del finanziamento alle private.

In sintesi sulle quattro questioni di fondo poste la posizione dei tre candidati è risultata identica.

  1. Tutti i fondi del Comune devono andare alle scuole pubbliche? Risposta: no.
  2. Volete aumentare, mantenere o ridurre i finanziamenti alle private: Risposta: mantenere.
  3. Siete favorevoli ad aprire nuove sezioni comunali per coprire la domanda? Risposta: no.
  4. Per recuperare risorse in seguito ai tagli pensate sia utile eliminare i finanziamenti alle private? Risposta: no.

Tutte e tre i candidati si sono detti contrari al pagamento di una retta nelle scuole comunali; Frascaroli e Zacchiroli contrari alla sua introduzione, Merola favorevole ad abolirla successivamente.

Apertura interessante da parte di Merola, che ritiene si possa valutare una tassa di scopo per aumentare i finanziamenti per le scuole comunali, per garantire la libertà di scelta verso le scuole pubbliche e ridurre la lista d’attesa.

La posizione dei tre candidati riflette l’imporsi di un pensiero unico, di carattere economicista, per cui senza il privato non si riesce a coprire la domanda. Di conseguenza s’accetta che centinaia di bambini siano costretti ad accedere a scuole private, che non hanno mai scelto.

Questa posizione tratta la scuola pubblica come un servizio (equiparato a quello privato), non come una Istituzione che deve garantire una formazione laica e plurale a tutti i cittadini. Viene a cadere la lettera e lo spirito dell’articolo 33 della Costituzione.

Articolo 33

L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento.

La Repubblica detta le norme generali sull’istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi.

Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato.

La legge, nel fissare i diritti e gli obblighi delle scuole non statali che chiedono la parità, deve assicurare ad esse piena libertà e ai loro alunni un trattamento scolastico equipollente a quello degli alunni di scuole statali.

E’ prescritto un esame di Stato per l’ammissione ai vari ordini e gradi di scuole o per la conclusione di essi e per l’abilitazione all’esercizio professionale.

Le istituzioni di alta cultura, università ed accademie, hanno il diritto di darsi ordinamenti autonomi nei limiti stabiliti dalle leggi dello Stato.

Il fatto che di fronte ai tagli tutti debbano fare sacrifici fuorché le scuole private (pure quelle per i ricchi), è totalmente incomprensibile e, per usare una parola antica dal significato attuale, contrario al principio di giustizia.

Conclusione: ovunque i candidati si presentano a discutere di scuola (con gli studenti, coi genitori, con gli insegnanti), tutti chiedono loro di rivedere la posizione ideologica favorevole ai finanziamenti alle scuole private paritarie.

Loro non ci sentono e, dunque, la parola non può che tornare ai cittadini e alle cittadine, unici sovrani in democrazia.


Incontro con Beppino Englaro – Video e foto

J dicembre 2010
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Grazie a Radio Città Fujiko


Dal TG3 dell’Emilia-Romagna

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Guarda l’album
fotografico su Facebook

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La Stefani dedica un’inchiesta ai registri dei biotestamenti a Bologna e in Emilia-Romagna

J dicembre 2010
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La Stefani, scuola di giornalismo che produce l’omonimo settimanale online, dedicata un’inchiesta allo stato dei registri dei testamenti biologici a Bologna e in Emilia-Romagna. Ecco gli articoli:


Proposta di cittadinanza onoraria della città di Bologna a Beppino Englaro

J dicembre 2010
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Bologna,
07 Dicembre 2010.

Nell’ultimo secolo e mezzo, la città di Bologna è stata attraversata e abitata da persone che, col loro impegno, con la loro tenacia e, per alcune, anche col loro sacrificio, hanno segnato l’approdo da un paese diviso e ancorato allo Stato Pontificio a un’Italia finalmente unita e, in seguito, repubblicana e costituzionalmente laica.

La storia di Bologna è, dunque, anche “storia di grandi laici e laiche”, grazie ai quali siamo oggi donne e uomini più liberi.

Ricordiamo Laura Bassi, che con le sue dissertazioni filosofiche, matematiche e fisiche contribuì ad affermare il diritto allo studio per le donne. Fu la prima in Europa, nell’epoca dei Lumi, a diventare docente universitario, sconfiggendo il maschilismo imperante nel mondo accademico.

Ricordiamo Alessandro Gavazzi, predicatore evangelico e cappellano di Garibaldi, incarcerato per ordine del Cardinal legato di Bologna, a causa della sua strenua difesa dell’Italia unita risorgimentale.

Ricordiamo Giuseppe Barilli detto Quirico Filopanti, matematico e filosofo, ma soprattutto padre costituente della Repubblica Romana, primo e breve tentativo di abbattere la feroce dittatura dello Stato Pontificio.

Ricordiamo Amilcare Zamorani, giornalista ebreo, che comprò e trasformò il “Il Resto del Carlino” in quotidiano, collocato nell’area politica dei radicali, repubblicani e socialisti legalitari, e facendone la voce dell’informazione più importante della città.

Ricordiamo Augusto Murri, medico e innovatore, il cui sforzo allontanò la medicina, così importante per la salute degli esseri umani, dalle superstizioni anti-scientifiche. Fu deputato al Parlamento nel 1891, repubblicano convinto e dichiaratamente anticlericale.

Ricordiamo Olindo Guerrini, poeta, direttore della Biblioteca Universitaria e consigliere provinciale nel 1889. Querelato dal vescovo di Faenza per un articolo critico sul suo operato, fu prima condannato e poi assolto. Vivace anticlericale, credeva che la cultura fosse uno strumento di emancipazione e di liberazione.
(altro…)


RU486 Emilia-Romagna. Roccella ricorra pure all’Europa

J dicembre 2010
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Comunicato stampa, 04 Dicembre 2010
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RU486. CECCONI: “ROCCELLA RICORRA
PURE ALL’EUROPA. LE RISPONDERANNO
CHE LA SOMMINISTRANO IN DAY HOSPITAL”

Maurizio Cecconi, portavoce della Rete Laica Bologna,
in merito alle dichiarazioni del sottosegretario
Roccella
, sulle modalità di somministrazione,
in Emilia-Romagna, della RU486.

“Di fronte alle parole del sottosegretario Roccella non si può rimanere in silenzio: arroganza e ignoranza sono un mix pericoloso per la laicità delle Istituzioni. Le linee guida della Regione Emilia-Romagna sulla somministrazione della pillola RU486 sono infatti perfettamente compatibili con la legge 194. Come si evince dagli articoli 10 e 11, la legge 194 non obbliga il medico a eseguire l’interruzione di gravidanza in regime di ricovero ordinario”, così Maurizio Cecconi, portavoce, che continua: “L’articolo 11, in riferimento alla relazione ospedaliera che deve essere inviata al medico provinciale competente, così recita: “L’ente ospedaliero, la casa di cura o il poliambulatorio nei quali l’intervento è stato effettuato […]”. E’ dunque chiaro che i poliambulatori, in cui si possono eseguire gli interventi di IVG, non hanno alcuna possibilità di ricoverare le pazienti. A sua volta l’articolo 10 parla esplicitamente di “eventuale degenza”. Siamo dunque nel campo delle opzioni e non dell’obbligatorietà”.

“Emerge, dopo questa breve disamina, il disegno del Governo Berlusconi e della destra filovaticana: millantare una scorrettezza della Regione, ergersi ipocritamente a difensori della legge 194 con l’obiettivo, malcelato, d’abbattere la stessa e d’impedire l’uso della pillola abortiva”.

“La Roccella, dunque, ricorra pure all’Europa e all’Emea, l’Agenzia europea del farmaco. Le risponderanno che l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) non raccomanda alcun ricovero, che nella maggioranza dei paesi la RU486 è somministrata in regime di day hospital e, in alcuni di essi, si può persino comprare al supermercato. E non faccia la “furbetta”, non si tenga la risposta per sé e la renda pubblica: questa politica delle fanfaronate senza fondamento non è degna di chi ricopre un incarico di Governo e dovrebbe avere a cuore, come unica stella polare, la salute delle donne”.

“Due grandi medici e due carissimi amici della Rete Laica Bologna, Carlo Flamigni e Corrado Melega, nel loro libro “RU486. Non tutte le streghe sono state bruciate” hanno giustamente sintetizzato che “siamo oppressi da paladini che difendono la vita che non è ancora vita, la vita che non è più vita e poi mandano a morire annegati in mare dei poveri disgraziati in cerca di un soldo di fortuna””.


Biotestamento. Felici per sostegno FLI a registro

J dicembre 2010
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Comunicato stampa, 02 Dicembre 2010
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BIOTESTAMENTO. CECCONI: “BATTAGLIA PER
LAICITA’ ISTITUZIONI SI VINCE ALLARGANDOLA.
FELICI PER SOSTEGNO FLI A REGISTRO”

Maurizio Cecconi, portavoce della Rete Laica Bologna,
in merito al sostegno espresso da Futuro e Libertà
per l’Italia e da Generazione Italia al registro
dei testamenti biologici al Comune di Bologna.

“Con felicità abbiamo appreso stamane dell’appoggio di Futuro e Libertà per l’Italia e di Generazione Italia al registro dei testamenti biologici del Comune di Bologna, frutto di una proposta che sosteniamo con coerenza e dialogo da oltre un anno. Il sostegno di FLI e di GI dimostra coi fatti che la battaglia per la laicità delle Istituzioni si vince allargandola ed estendendola a tutte le forze politiche”.

“Fin dall’inizio abbiamo inteso quest’atto amministrativo come un servizio pubblico offerto a tutta la cittadinanza, tanto a quanti vorranno ricevere alimentantazione e idratazione forzata quanto a chi vorrà invece rifiutarle, lasciando dunque una traccia inequivocabile della propria volontà in materia”, così Maurizio Cecconi, portavoce, che continua: “A tal proposito desideriamo ricordare la sintetica e condivisibile posizione della Conferenza Episcopale Tedesca (DBK), pubblicata nel 2003, in cui s’approva l’uso dei biotestamenti: “Il progresso medico ha portato negli ultimi decenni a una difficile situazione. Da un lato grazie a moderne possibilità mediche si è in grado di guarire malattie che sino a pochi anni or sono erano considerate inguaribili, d’altro lato l’utilizzo di tutti i mezzi tecnici della medicina intensiva possono avere anche l’indesiderata conseguenza di prolungare soltanto le sofferenze e l’agonia delle persone. Per permettere di vivere sino in fondo una vita dignitosa, può essere auspicabile sia utilizzare sia rinunciare a utilizzare la medicina intensiva. Un’ultima decisione dev’essere presa partendo dalla concreta situazione del morente e in base ai suoi desideri e bisogni […] Nessuno può essere obbligato a trattamenti diagnostici e terapeutici”. E infatti in Germania ben 2.900.000 persone hanno già usato il modulo cattolico per il testamento biologico”.

“A Bologna restano pochi “giapponesi” contrari al registro dei testamenti biologici; siamo ottimisti: anche loro cambieranno idea col tempo. Oppure, se ne hanno uno, scadrà il loro mandato”.


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La Rete Laica di Bologna è un tavolo informale d'incontro, di discussione, di proposta e di mobilitazione per difendere ed estendere la laicità delle istituzioni bolognesi e italiane. Vi partecipano associazioni e singoli/e.

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