Rete Laica Bologna

Elezioni Bologna. Le risposte dei candidati sindaco alle domande laiche

J Maggio 2011
5 commenti

Ai candidati sindaco alle elezioni amministrative di Bologna abbiamo posto tre domande.

Ecco le risposte ricevute da Stefano Aldrovandi, Massimo Bugani, Virginio Merola, Michele Terra.

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Essere amici ai tempi della “Facebook Generation”

J febbraio 2011
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Segnaliamo l’intervento, nello spazio “Opinioni” del sito della UAAR, del portavoce della Rete Laica Bologna, Maurizio Cecconi.

Una riflessione nata sul social network e a causa del social network. Ne è uscito un articolo “leggero”, sulla destra e sulla sinistra, sulla laicità e sul clericalismo.

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Testamento biologico. Saldi di fine stagione

J gennaio 2011
8 commenti

Rete Laica Bologna
vi invita a

TESTAMENTO BIOLOGICO
SALDI DI FINE STAGIONE

La maggioranza di centrodestra s’appresta ad approvare in Parlamento una legge liberticida e incostituzionale contro il testamento biologico. Temiamo, purtroppo, col sostegno di parti consistenti delle opposizioni. Parlamentari nominati dalle segreterie di partito e che nessun cittadino ha avuto la possibilità di scegliere saranno lo strumento con cui si vieterà ai singoli di decidere come morire, ognuno secondo la propria insindacabile idea di dignità. Sulla pelle degli uomini e delle donne avverrà l’indegno scambio tra Trono e Altare, tra Governo e Vaticano. Scambio che fa arrossire di vergogna e che grida vendetta. Per discuterne assieme, per individuare strategie di resistenza e di cambiamento, vi invitiamo a partecipare a questo importante incontro.

Mercoledì 09 Febbraio 2011 – Ore 18.00
Chiesa Evangelica Metodista
Via Venezian 3, Bologna [vedi mappa]

[Invita i tuoi amici e amiche su Facebook]

intervengono

Carlo Flamigni
Comitato Nazionale per la Bioetica

Corrado Melega
Ginecologo, già presidente
Commissione Regionale Nascite

On. Marco Cappato
segretario Associazione radicale Luca Coscioni
per la libertà di ricerca scientifica

Katia Zanotti
Rete Laica Bologna

Michel Charbonnier
pastore valdese

modera

Paolo Soglia
direttore Città del Capo – Radio Metropolitana

Testamento biologico. Saldi di fine stagione

[Scarica il volantino in .pdf]


Tre domande sulla laicità. Le risposte dei candidati alle primarie del centrosinistra

J gennaio 2011
3 commenti

TRE DOMANDE SULLA LAICITA’

LE RISPOSTE DEI CANDIDATI
ALLE PRIMARIE DEL CENTROSINISTRA

[Scarica le risposte]

Rete Laica Bologna, in quanto composta da associazioni e da comunità di fedeli di diverse confessioni religiose, non esprime il proprio appoggio a questo o quel candidato alle primarie del centrosinistra, così come non esprimerà il proprio appoggio a questo o a quel candidato sindaco o forza politica.

Consideriamo invece nostro compito individuare i temi prioritari per il miglioramento della laicità delle Istituzioni: difesa della scuola pubblica (statale e comunale) e contrarietà ai finanziamenti alle scuole private paritarie, urgente operatività del registro dei testamenti biologici, nuova sala per i funerali civili, rispetto e applicazione della legge 194 sull’interruzione volontaria di gravidanza e contrasto all’omofobia.

Su questi argomenti vertono le nostre domande e la nostra valutazione è contenuta nei quesiti stessi. Abbiamo raccolto le risposte dei candidati e le rendiamo pubbliche per farle conoscere agli elettori e alle elettrici.

Non commentiamo le risposte: crediamo nell’intelligenza delle persone e dunque siamo certi che ogni cittadino saprà valutare la pertinenza delle risposte pubblicate e se queste configurano concretamente una posizione utile alla laicità delle Istituzioni.

Ci siamo proposti di offrire agli elettori una “laica informazione” in vista dell’appuntamento del 23 gennaio. Se li avremo aiutati a scegliere, avremo compiuto il nostro dovere.

Ringraziamo di cuore i candidati alle primarie del centrosinistra – Amelia Frascaroli, Virginio Merola, Benedetto Zacchiroli (in rigoroso ordine alfabetico) – per la disponibilità dimostrata.

Bologna,
12 Gennaio 2011.

(altro…)


Bologna, elezioni amministrative. Tre domande sulla laicità ai candidati sindaco

J dicembre 2010
5 commenti

TRE DOMANDE SULLA LAICITA’
AI CANDIDATI ALLE PRIMARIE
DEL CENTROSINISTRA
E A TUTTI I CANDIDATI SINDACO

Bologna,
21 Dicembre 2010.

Gentile candidato/a,

le chiediamo di rispondere a queste tre domande sulla laicità, affinché la Rete Laica Bologna le possa, una volta raccolte le risposte di tutti i candidati, rendere pubbliche.

La scuola della Repubblica

1. Ogni anno più di 200 bambini chiedono l’iscrizione alle scuole d’infanzia comunali, ma finiscono in lista d’attesa e sono infine dirottati sulle scuole private paritarie. La Costituzione, all’articolo 33, stabilisce inequivocabilmente che lo “Stato garantisce le scuole per ogni ordine e grado”. Siamo dunque di fronte alla grave lesione di un diritto costituzionale, a cui s’aggiunge l’esborso economico obbligatorio per le 200 famiglie, per pagare le suddette scuole private. Inoltre, trattandosi in larga maggioranza di scuole cattoliche, i bambini e le loro famiglie si trovano costretti a subire scelte educative confessionali, in contrasto col significato attribuito dalla Costituzione alla scuola di tutti. Se sarà sindaco, non ritiene più utile impiegare il milione e 55.000 euro, che il Comune di Bologna destina annualmente come finanziamento alle scuole private paritarie, per coprire i 200 posti mancanti nella scuola paritaria comunale e per migliorare la qualità della stessa?

Morire con dignità

2. Il 25 gennaio 2010 il Consiglio comunale ha approvato la delibera istitutiva il registro delle Dichiarazioni Anticipate di Trattamento, altrimenti dette testamenti biologici. Per renderlo operativo manca solo il regolamento attuativo. Se sarà sindaco, entro quanto tempo promette di attivarlo? Sempre in tema di fine-vita, Le chiediamo: in città esiste una sola laica “sala del commiato”, presso il cimitero della Certosa; se sarà sindaco, s’impegna a dotare Bologna di più spazi per celebrare i funerali civili?

Procreazione e sessualità: libere e liberi di scegliere

3. Di frequente ricorre il tema dell’apertura dei consultori, presso cui si rivolgono le donne in gravidanza, alle associazioni di volontariato, tra cui tante cattoliche, programmaticamente contrarie all’aborto. Sarebbe questa, a nostro giudizio, una perdita di laicità delle Istituzioni. D’altra parte, le donne che desiderano portare avanti una gravidanza sono costrette a misurarsi con una carenza di servizi e di aiuti pubblici. Se sarà sindaco, aprirà i consultori previsti dalla legge 194 alle associazioni di volontariato? Quali iniziative intraprenderà il Comune per favorire un’autentica possibilità di scelta? Sempre in tema di diritti, Le chiediamo: se sarà sindaco, avvierà una campagna informativa contro l’omofobia, la lesbofobia e la transfobia, come, per esempio, quella promossa dal primo cittadino di Berlino, Klaus Wowereit?


Quale futuro per la scuola della Repubblica a Bologna?

J dicembre 2010
2 commenti

Report dell’incontro coi candidati alle primarie del centrosinistra – Frascaroli, Zacchiroli e Merola -, organizzato da Scuola e Costituzione e dall’Assemblea dei genitori e degli insegnanti.

L’incontro è stato molto positivo per quanto concerne la partecipazione. Tutti gli interventi dal pubblico sono ritornati sulla questione del finanziamento alle private.

In sintesi sulle quattro questioni di fondo poste la posizione dei tre candidati è risultata identica.

  1. Tutti i fondi del Comune devono andare alle scuole pubbliche? Risposta: no.
  2. Volete aumentare, mantenere o ridurre i finanziamenti alle private: Risposta: mantenere.
  3. Siete favorevoli ad aprire nuove sezioni comunali per coprire la domanda? Risposta: no.
  4. Per recuperare risorse in seguito ai tagli pensate sia utile eliminare i finanziamenti alle private? Risposta: no.

Tutte e tre i candidati si sono detti contrari al pagamento di una retta nelle scuole comunali; Frascaroli e Zacchiroli contrari alla sua introduzione, Merola favorevole ad abolirla successivamente.

Apertura interessante da parte di Merola, che ritiene si possa valutare una tassa di scopo per aumentare i finanziamenti per le scuole comunali, per garantire la libertà di scelta verso le scuole pubbliche e ridurre la lista d’attesa.

La posizione dei tre candidati riflette l’imporsi di un pensiero unico, di carattere economicista, per cui senza il privato non si riesce a coprire la domanda. Di conseguenza s’accetta che centinaia di bambini siano costretti ad accedere a scuole private, che non hanno mai scelto.

Questa posizione tratta la scuola pubblica come un servizio (equiparato a quello privato), non come una Istituzione che deve garantire una formazione laica e plurale a tutti i cittadini. Viene a cadere la lettera e lo spirito dell’articolo 33 della Costituzione.

Articolo 33

L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento.

La Repubblica detta le norme generali sull’istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi.

Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato.

La legge, nel fissare i diritti e gli obblighi delle scuole non statali che chiedono la parità, deve assicurare ad esse piena libertà e ai loro alunni un trattamento scolastico equipollente a quello degli alunni di scuole statali.

E’ prescritto un esame di Stato per l’ammissione ai vari ordini e gradi di scuole o per la conclusione di essi e per l’abilitazione all’esercizio professionale.

Le istituzioni di alta cultura, università ed accademie, hanno il diritto di darsi ordinamenti autonomi nei limiti stabiliti dalle leggi dello Stato.

Il fatto che di fronte ai tagli tutti debbano fare sacrifici fuorché le scuole private (pure quelle per i ricchi), è totalmente incomprensibile e, per usare una parola antica dal significato attuale, contrario al principio di giustizia.

Conclusione: ovunque i candidati si presentano a discutere di scuola (con gli studenti, coi genitori, con gli insegnanti), tutti chiedono loro di rivedere la posizione ideologica favorevole ai finanziamenti alle scuole private paritarie.

Loro non ci sentono e, dunque, la parola non può che tornare ai cittadini e alle cittadine, unici sovrani in democrazia.


Senza laicità non esiste scuola pubblica

J ottobre 2010
3 commenti

Di Maurizio Cecconi,
portavoce Rete Laica Bologna

Sono questi anni di attacchi feroci alla scuola pubblica. Da una parte la si demolisce ideologicamente, minando la funzione formativa dello studente/cittadino, d’altra parte la si depaupera progressivamente, in nome di pseudo riforme che si traducono in tagli spudorati ai capitoli di spesa.

Le decisioni assunte non hanno un unico responsabile politico; sono, come si suol dire, responsabilità bipartisan. Con qualche differenza di stile e di contenuto. Se il centrodestra ha privilegiato una politica di riduzione drastica degli investimenti nella scuola, tanto da inficiarne l’efficacia e l’interclassismo, il centrosinistra, con non meno impudicizia ha lottato, vincendo, contro la Costituzione repubblicana per riconoscere alle scuole private, che come sappiamo sono in stragrande maggioranza confessionali e cattoliche, l’accesso ai finanziamenti dello Stato.

Potremmo definirla una “morsa a tenaglia”: movimenti di ceti politici subalterni al Vaticano e alle gerarchie ecclesiastiche, che stringono d’assedio il fortino della scuola pubblica che, in quanto fondata sulla libertà d’insegnamento, non può che essere pluralista, laica, tesa a creare i cittadini di domani.

E’ da questo stato di cose che occorre ripartire per spezzare l’accerchiamento, con due proposte. Prima: diminuzione progressiva delle spese militari (nel 2010 il bilancio della Difesa sarà di 23.500 milioni di euro) e maggiori investimenti nella scuola pubblica (l’Italia investe solo il 4,5% del PIL nella scuola, a fronte di una media europea del 5,7%; il “Bel Paese” è all’ottavo posta della classifica mondiale per spese militari e al ventunesimo per investimenti nella scuola). Seconda: abrogare la legge che riconosce le scuole private come paritarie ed estinguere gli ulteriori finanziamenti alle scuole confessionali che vengono elargiti dalle istituzioni locali.

Come Rete Laica Bologna riteniamo nostro dovere far sì che nessun euro delle finanze pubbliche sia dirottato su chi forma credenti e non cittadini.

***

[Pubblicato sul n. 08/2010 di Non Credo
Estratto: Cos’è Non Credo | Scarica la rivista completa]


Le pari opportunità in Emilia-Romagna tra diritti e real politik

J settembre 2010
2 commenti

Giovedì 30 settembre 2010, ore 20.30
Sala Cooperativa Risanamento
Via Muratori 4, Bologna
[vedi mappa]

LE PARI OPPORTUNITA’ IN EMILIA-ROMAGNA
TRA DIRITTI E REAL POLITIK

Assemblea pubblica

Intervengono

ANNA PARIANI
Vicecapogruppo Partito Democratico
Assemblea Legislativa Regionale

KATIA ZANOTTI
Rete Laica Bologna

L’estate che s’è conclusa ha visto aprirsi un’animata discussione sulle pari opportunità in Emilia-Romagna, nata dall’indicazione di Silvia Noè (UDC) alla presidenza della commissione regionale di riferimento. Per un confronto sulle questioni emerse e per approfondire contenuti e funzioni della costituenda commissione, Rete Laica Bologna organizza un’assemblea pubblica, a cui sono invitati cittadini e cittadine, il movimento delle donne, le comunità gay lesbiche e trans, le associazioni laiche e tutte le forze politiche del centrosinistra, al governo in regione.

Commissione Pari Opportunità

[Evento su Facebook]


Posizione Anselmi novità positiva. Laicità e uguaglianza siano cardini del programma del centrosinistra

J settembre 2010
2 commenti

Comunicato stampa, 09 Settembre 2010

SCUOLE PRIVATE CATTOLICHE E SIMBOLICI
MATRIMONI GAY. CECCONI: “POSIZIONE ANSELMI
NOVITA’ POSITIVA. LAICITA’ E UGUAGLIANZA
SIANO CARDINI DEL PROGRAMMA DEL CENTROSINISTRA”

Maurizio Cecconi, portavoce della Rete Laica Bologna,
in merito alle dichiarazioni di Gian Mario Anselmi,
candidato alle primarie del centrosinistra
per la carica di candidato sindaco.

“La disponibilità di Gian Mario Anselmi a celebrare dei simbolici matrimoni di coppie gay, quale azione per sollecitare l’uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge, unita alla sua riflessione sull’opportunità o meno di continuare la politica dei finanziamenti diretti alle scuole private cattoliche, sono novità molto positive“, così Maurizio Cecconi, portavoce della Rete Laica Bologna, che continua: “Esiste infatti una differenza oggettiva fra scuola pubblica – fondata sulla libertà di insegnamento e quindi pluralista e rispettosa di tutti gli orientamenti esistenziali, filosofici e religiosi; scuola che deve essere assicurata a tutti gli studenti che la richiedono e alla quale devono andare tutte le risorse dell’Amministrazione – e quella privata, che ha finalità confessionali e/o commerciali e che la Costituzione considera aggiuntiva e non sostitutiva“.

“E’ bene che il centrosinistra apra una discussione sui finanziamenti alle scuole private cattoliche. La Rete Laica Bologna lavorerà per far sì che la laicità e l’uguaglianza diventino cardini del programma di coalizione, tradotti concretamente nella proposta di estinguere i suddetti finanziamenti”.


Crocifissi nei luoghi pubblici. Spagna esempio di laicità

J dicembre 2009
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Comunicato stampa, Venerdì 4 Dicembre 2009
(Scarica e diffondi)

CROCIFISSI. CECCONI: “SPAGNA ESEMPIO DI LAICITA’
E DI EUROPEISMO. ITALIA NON SIA DA MENO”

Maurizio Cecconi, portavoce della Rete Laica Bologna,
in merito all’iniziativa del Parlamento spagnolo che chiede al
Governo Zapatero di promuovere una legge che raccolga l’esito
della sentenza di Strasburgo sul divieto di esporre simboli
religiosi nei luoghi pubblici.

Il Parlamento spagnolo, su iniziativa della Sinistra Indipendentista Catalana e con l’appoggio del PSOE e dei galiziani del BNG, ha approvato una mozione che chiede al Governo Zapatero di presentare una legge che vieti l’esposizione dei simboli religiosi nei luoghi pubblici“, riassume Maurizio Cecconi, portavoce della Rete Laica, che continua: “L’iniziativa parlamentare è stata commentata da Angel Gabilondo, Ministro dell’Istruzione: “Vediamo di buon occhio la richiesta di una legge che rispetti l’articolo 16 della nostra Costituzione, che garantisce la laicità dello Stato spagnolo”. Da queste prime parole è evidente la distanza che separa la laica Spagna dalla clericale Italia“.

Anche in Grecia ci si sta muovendo. L’Osservatorio per l’applicazione degli accordi di Helsinki in Grecia (ESPE) ha inoltrato al tribunale di Atene una richiesta per rimuovere i simboli religiosi dagli uffici pubblici, prendendo spunto dalla recente sentenza di Strasburgo. Il tribunale di Atene l’ha respinta per mancanza di giurisprudenza, senza escludere un riesame nel momento in cui diventasse definitiva la sentenza europea”.
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La Rete Laica di Bologna è un tavolo informale d'incontro, di discussione, di proposta e di mobilitazione per difendere ed estendere la laicità delle istituzioni bolognesi e italiane. Vi partecipano associazioni e singoli/e.

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