Ai candidati sindaco alle elezioni amministrative di Bologna abbiamo posto tre domande.
Ecco le risposte ricevute da Stefano Aldrovandi, Massimo Bugani, Virginio Merola, Michele Terra.
Un progetto di legge per riformare i consultori. L’ha presentata il gruppo del Pdl in Regione e nelle intenzioni del vice capogruppo vicario Galeazzo Bignami la riforma fermerebbe lo “sterminio” che ha provocato “negli ultimi dieci anni 100 mila bambini”. Il progetto di legge è composto da 39 articoli ma il cuore della riforma pidiellina si rintraccia all’articolo 13 sull’interruzione volontaria di gravidanza. Prima di avviare la pratica per l’ivg, secondo il Pdl, alla donna che accede al consultorio dovrebbe essere spiegato “il riconoscimento primario della vita, della maternità e della tutela del figlio concepito”. Poi, se la donna intende andare avanti, si procederebbe secondo la legge 194. I consiglieri regionali pidiellini sono convinti che il fatto che la donna decida in 24 ore di dire sì all’aborto sia il risultato di una scelta affrettata e superficiale. | Fonte Città del Capo – Radio Metropolitana
La risposta del portavoce della Rete Laica Bologna, Maurizio Cecconi, ai microfoni di Radio Città Fujiko.
TRE DOMANDE SULLA LAICITA’
AI CANDIDATI ALLE PRIMARIE
DEL CENTROSINISTRA
E A TUTTI I CANDIDATI SINDACO
Bologna,
21 Dicembre 2010.
Gentile candidato/a,
le chiediamo di rispondere a queste tre domande sulla laicità, affinché la Rete Laica Bologna le possa, una volta raccolte le risposte di tutti i candidati, rendere pubbliche.
La scuola della Repubblica
1. Ogni anno più di 200 bambini chiedono l’iscrizione alle scuole d’infanzia comunali, ma finiscono in lista d’attesa e sono infine dirottati sulle scuole private paritarie. La Costituzione, all’articolo 33, stabilisce inequivocabilmente che lo “Stato garantisce le scuole per ogni ordine e grado”. Siamo dunque di fronte alla grave lesione di un diritto costituzionale, a cui s’aggiunge l’esborso economico obbligatorio per le 200 famiglie, per pagare le suddette scuole private. Inoltre, trattandosi in larga maggioranza di scuole cattoliche, i bambini e le loro famiglie si trovano costretti a subire scelte educative confessionali, in contrasto col significato attribuito dalla Costituzione alla scuola di tutti. Se sarà sindaco, non ritiene più utile impiegare il milione e 55.000 euro, che il Comune di Bologna destina annualmente come finanziamento alle scuole private paritarie, per coprire i 200 posti mancanti nella scuola paritaria comunale e per migliorare la qualità della stessa?
Morire con dignità
2. Il 25 gennaio 2010 il Consiglio comunale ha approvato la delibera istitutiva il registro delle Dichiarazioni Anticipate di Trattamento, altrimenti dette testamenti biologici. Per renderlo operativo manca solo il regolamento attuativo. Se sarà sindaco, entro quanto tempo promette di attivarlo? Sempre in tema di fine-vita, Le chiediamo: in città esiste una sola laica “sala del commiato”, presso il cimitero della Certosa; se sarà sindaco, s’impegna a dotare Bologna di più spazi per celebrare i funerali civili?
Procreazione e sessualità: libere e liberi di scegliere
3. Di frequente ricorre il tema dell’apertura dei consultori, presso cui si rivolgono le donne in gravidanza, alle associazioni di volontariato, tra cui tante cattoliche, programmaticamente contrarie all’aborto. Sarebbe questa, a nostro giudizio, una perdita di laicità delle Istituzioni. D’altra parte, le donne che desiderano portare avanti una gravidanza sono costrette a misurarsi con una carenza di servizi e di aiuti pubblici. Se sarà sindaco, aprirà i consultori previsti dalla legge 194 alle associazioni di volontariato? Quali iniziative intraprenderà il Comune per favorire un’autentica possibilità di scelta? Sempre in tema di diritti, Le chiediamo: se sarà sindaco, avvierà una campagna informativa contro l’omofobia, la lesbofobia e la transfobia, come, per esempio, quella promossa dal primo cittadino di Berlino, Klaus Wowereit?
Comunicato stampa, 04 Dicembre 2010
(Scarica e diffondi)
RU486. CECCONI: “ROCCELLA RICORRA
PURE ALL’EUROPA. LE RISPONDERANNO
CHE LA SOMMINISTRANO IN DAY HOSPITAL”
Maurizio Cecconi, portavoce della Rete Laica Bologna,
in merito alle dichiarazioni del sottosegretario
Roccella, sulle modalità di somministrazione,
in Emilia-Romagna, della RU486.
“Di fronte alle parole del sottosegretario Roccella non si può rimanere in silenzio: arroganza e ignoranza sono un mix pericoloso per la laicità delle Istituzioni. Le linee guida della Regione Emilia-Romagna sulla somministrazione della pillola RU486 sono infatti perfettamente compatibili con la legge 194. Come si evince dagli articoli 10 e 11, la legge 194 non obbliga il medico a eseguire l’interruzione di gravidanza in regime di ricovero ordinario”, così Maurizio Cecconi, portavoce, che continua: “L’articolo 11, in riferimento alla relazione ospedaliera che deve essere inviata al medico provinciale competente, così recita: “L’ente ospedaliero, la casa di cura o il poliambulatorio nei quali l’intervento è stato effettuato […]”. E’ dunque chiaro che i poliambulatori, in cui si possono eseguire gli interventi di IVG, non hanno alcuna possibilità di ricoverare le pazienti. A sua volta l’articolo 10 parla esplicitamente di “eventuale degenza”. Siamo dunque nel campo delle opzioni e non dell’obbligatorietà”.
“Emerge, dopo questa breve disamina, il disegno del Governo Berlusconi e della destra filovaticana: millantare una scorrettezza della Regione, ergersi ipocritamente a difensori della legge 194 con l’obiettivo, malcelato, d’abbattere la stessa e d’impedire l’uso della pillola abortiva”.
“La Roccella, dunque, ricorra pure all’Europa e all’Emea, l’Agenzia europea del farmaco. Le risponderanno che l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) non raccomanda alcun ricovero, che nella maggioranza dei paesi la RU486 è somministrata in regime di day hospital e, in alcuni di essi, si può persino comprare al supermercato. E non faccia la “furbetta”, non si tenga la risposta per sé e la renda pubblica: questa politica delle fanfaronate senza fondamento non è degna di chi ricopre un incarico di Governo e dovrebbe avere a cuore, come unica stella polare, la salute delle donne”.
“Due grandi medici e due carissimi amici della Rete Laica Bologna, Carlo Flamigni e Corrado Melega, nel loro libro “RU486. Non tutte le streghe sono state bruciate” hanno giustamente sintetizzato che “siamo oppressi da paladini che difendono la vita che non è ancora vita, la vita che non è più vita e poi mandano a morire annegati in mare dei poveri disgraziati in cerca di un soldo di fortuna””.
07 Agosto 2010, Comunicato stampa
(Scarica e diffondi)
REGIONE, NOE’ CANDIDATA PRESIDENTE COMMISSIONE
PARI OPPORTUNITA’. CECCONI: “GIA’ CHE CI SIAMO,
LA BANDA BASSOTTI AL BILANCIO”
Maurizio Cecconi, portavoce della Rete Laica Bologna,
in merito alla candidatura di Silvia Noè (UDC)
alla presidenza della Commissione
Pari Opportunità della Regione Emilia-Romagna.
“Secondo Noè “i bambini nascono solo da un uomo e da una donna”, ignorando completamente il fenomeno crescente dell’omogenitorialità, che vede sempre più bambini e bambine crescere amorevolmente accuditi da due mamme e da due papà”.
“Secondo Noè una famiglia è formata solo da un uomo e da una donna, quando invece sono famiglie tutte le formazioni sociali in cui si realizza appieno la personalità dell’individuo, tutelate dall’articolo 2 della Costituzione, come ci ha autorevolmente ricordato la Corte Costituzionale con la recente sentenza 138/2010, nella quale s’impone il riconoscimento giuridico delle coppie omosessuali“.
“Noè è altresì contraria all’aborto e sulla somministrazione della pillola abortiva RU486 ha una posizione diametralmente opposta a quella della Regione Emilia-Romagna, che non prevede per le donne l’obbligo al ricovero ospedaliero. Ricovero che la Noè invece vorrebbe obbligatorio per tutte“.
“A proposito del Bologna Pride del 2008, Noè ha dichiarato che si trattava di una manifestazione “di depravazione e di degrado” e come tale era auspicabile che non si tenesse”.
“Dulcis in fundo, è contraria al testamento biologico e alla libertà di rifiutare le terapie mediche”.
“Se diventerà presidente della Commissione Pari Opportunità”, conclude Maurizio Cecconi, portavoce della Rete Laica Bologna: “tanto vale che la Banda Bassotti venga nominata al Bilancio. Con questa ipotesi di alleanza/desistenza con l’UDC, si prospettano tempi ancor più bui, nella nostra regione, per la laicità“.
Segnaliamo la recensione del libro “RU486. Non tutte le streghe sono state bruciate” di Carlo Flamigni e di Corrado Melega, presentato dalla Rete Laica Bologna.
Grazie a Radio Radicale, potete ascoltare l’audio dell’incontro sulla pillola abortiva RU486. Sono intervenuti Flamigni, Melega, Mimuz, Mischiatti, Tomassone, Betty, Zanotti, Attianese, Tartarini.
Qui invece ci sono alcune foto della conferenza/dibattito organizzata dalla Rete Laica Bologna, in collaborazione con Orlando – Associazione di donne.
Download [50 MB]
Giovedì 10 Giugno la Rete Laica Bologna ha tenuto una conferenza stampa in cui è stato analizzato l’uso della pillola RU486 in Emilia-Romagna e presentata l’iniziativa RU486. Libere di scegliere. Sono intervenuti Katia Zanotti per la Rete Laica, Corrado Melega, medico ginecologo e presidente della Commissione regionale nascite e Paola Zappaterra, dell’Associazione di donne Orlando. Ecco la rassegna stampa di Venerdì 11 Giugno 2010.
Web
Audio
Katia Zanotti, che per la Rete Laica Bologna introdurrà il dibattito “Pillola RU486. Libere di scegliere”, è stata intervistata da Radio Bruno. Ecco l’audio.
RETE LAICA BOLOGNA
Libere e liberi di scegliere
In collaborazione con Orlando
Associazione di donne
Dunque non c’è nessun motivo per ritenere che si tratti di un farmaco particolarmente pericoloso; va preso, come altri farmaci, sotto controllo medico.
Eppure in Italia il suo impiego viene ostacolato da 20 anni. Finalmente approvato, soltanto nel marzo 2010, è stato accompagnato da un polverone allarmista e pretestuoso e da prescrizioni ostruzionistiche come l’obbligo di tre giorni di ricovero ospedaliero. Così come per il testamento biologico, i nostri corpi diventano campo di battaglia per una politica e per una religione che hanno più a cuore l’affermazione dei propri principi e del proprio potere che la concretezza delle nostre vite, negandoci ancora una volta il diritto di scegliere.
Per discutere di questi temi
LA PILLOLA RU486
Libere di scegliere
Conferenza dibattito con
Carlo Flamigni e Corrado Melega,
medici ginecologi, autori dei libri
“RU486. Non tutte le streghe sono state bruciate” e
“La pillola del giorno dopo. Una guida per tutti”
L’asino d’oro Editore.
Monica Mischiatti
Associazione Luca Coscioni.
Erika Tomassone
Commissione bioetica della Chiesa Valdese
Unione delle Chiese Valdesi e Metodiste.
Betty
SexyShock.
Introduce il dibattito
Katia Zanotti
Rete Laica Bologna.
[Invita i tuoi amici e amiche
grazie all’evento su Facebook]