Rete Laica Bologna

Elezioni Bologna. Le risposte dei candidati sindaco alle domande laiche

J Maggio 2011
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Ai candidati sindaco alle elezioni amministrative di Bologna abbiamo posto tre domande.

Ecco le risposte ricevute da Stefano Aldrovandi, Massimo Bugani, Virginio Merola, Michele Terra.

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Tre domande sulla laicità. Le risposte dei candidati alle primarie del centrosinistra

J gennaio 2011
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TRE DOMANDE SULLA LAICITA’

LE RISPOSTE DEI CANDIDATI
ALLE PRIMARIE DEL CENTROSINISTRA

[Scarica le risposte]

Rete Laica Bologna, in quanto composta da associazioni e da comunità di fedeli di diverse confessioni religiose, non esprime il proprio appoggio a questo o quel candidato alle primarie del centrosinistra, così come non esprimerà il proprio appoggio a questo o a quel candidato sindaco o forza politica.

Consideriamo invece nostro compito individuare i temi prioritari per il miglioramento della laicità delle Istituzioni: difesa della scuola pubblica (statale e comunale) e contrarietà ai finanziamenti alle scuole private paritarie, urgente operatività del registro dei testamenti biologici, nuova sala per i funerali civili, rispetto e applicazione della legge 194 sull’interruzione volontaria di gravidanza e contrasto all’omofobia.

Su questi argomenti vertono le nostre domande e la nostra valutazione è contenuta nei quesiti stessi. Abbiamo raccolto le risposte dei candidati e le rendiamo pubbliche per farle conoscere agli elettori e alle elettrici.

Non commentiamo le risposte: crediamo nell’intelligenza delle persone e dunque siamo certi che ogni cittadino saprà valutare la pertinenza delle risposte pubblicate e se queste configurano concretamente una posizione utile alla laicità delle Istituzioni.

Ci siamo proposti di offrire agli elettori una “laica informazione” in vista dell’appuntamento del 23 gennaio. Se li avremo aiutati a scegliere, avremo compiuto il nostro dovere.

Ringraziamo di cuore i candidati alle primarie del centrosinistra – Amelia Frascaroli, Virginio Merola, Benedetto Zacchiroli (in rigoroso ordine alfabetico) – per la disponibilità dimostrata.

Bologna,
12 Gennaio 2011.

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Bologna, elezioni amministrative. Tre domande sulla laicità ai candidati sindaco

J dicembre 2010
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TRE DOMANDE SULLA LAICITA’
AI CANDIDATI ALLE PRIMARIE
DEL CENTROSINISTRA
E A TUTTI I CANDIDATI SINDACO

Bologna,
21 Dicembre 2010.

Gentile candidato/a,

le chiediamo di rispondere a queste tre domande sulla laicità, affinché la Rete Laica Bologna le possa, una volta raccolte le risposte di tutti i candidati, rendere pubbliche.

La scuola della Repubblica

1. Ogni anno più di 200 bambini chiedono l’iscrizione alle scuole d’infanzia comunali, ma finiscono in lista d’attesa e sono infine dirottati sulle scuole private paritarie. La Costituzione, all’articolo 33, stabilisce inequivocabilmente che lo “Stato garantisce le scuole per ogni ordine e grado”. Siamo dunque di fronte alla grave lesione di un diritto costituzionale, a cui s’aggiunge l’esborso economico obbligatorio per le 200 famiglie, per pagare le suddette scuole private. Inoltre, trattandosi in larga maggioranza di scuole cattoliche, i bambini e le loro famiglie si trovano costretti a subire scelte educative confessionali, in contrasto col significato attribuito dalla Costituzione alla scuola di tutti. Se sarà sindaco, non ritiene più utile impiegare il milione e 55.000 euro, che il Comune di Bologna destina annualmente come finanziamento alle scuole private paritarie, per coprire i 200 posti mancanti nella scuola paritaria comunale e per migliorare la qualità della stessa?

Morire con dignità

2. Il 25 gennaio 2010 il Consiglio comunale ha approvato la delibera istitutiva il registro delle Dichiarazioni Anticipate di Trattamento, altrimenti dette testamenti biologici. Per renderlo operativo manca solo il regolamento attuativo. Se sarà sindaco, entro quanto tempo promette di attivarlo? Sempre in tema di fine-vita, Le chiediamo: in città esiste una sola laica “sala del commiato”, presso il cimitero della Certosa; se sarà sindaco, s’impegna a dotare Bologna di più spazi per celebrare i funerali civili?

Procreazione e sessualità: libere e liberi di scegliere

3. Di frequente ricorre il tema dell’apertura dei consultori, presso cui si rivolgono le donne in gravidanza, alle associazioni di volontariato, tra cui tante cattoliche, programmaticamente contrarie all’aborto. Sarebbe questa, a nostro giudizio, una perdita di laicità delle Istituzioni. D’altra parte, le donne che desiderano portare avanti una gravidanza sono costrette a misurarsi con una carenza di servizi e di aiuti pubblici. Se sarà sindaco, aprirà i consultori previsti dalla legge 194 alle associazioni di volontariato? Quali iniziative intraprenderà il Comune per favorire un’autentica possibilità di scelta? Sempre in tema di diritti, Le chiediamo: se sarà sindaco, avvierà una campagna informativa contro l’omofobia, la lesbofobia e la transfobia, come, per esempio, quella promossa dal primo cittadino di Berlino, Klaus Wowereit?


Scuole private, dibattito viziato da falsità. Centrosinistra dica perché ha firmato programma

J ottobre 2010
5 commenti

Comunicato stampa, 11 Ottobre 2010
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SCUOLE PRIVATE. CECCONI: “DIBATTITO INQUINATO
DA FALSITA’. PARTITI DEL CENTROSINISTRA
DICANO PERCHE’ FIRMANO PROGRAMMA
IN CUI SONO PREVISTI FINANZIAMENTI”

Maurizio Cecconi, portavoce della Rete Laica Bologna,
in merito al dibattito cittadino sui
finanziamenti alle scuole private cattoliche.

“Con grande stupore abbiamo letto in questi giorni tutta una serie di dichiarazioni, volte a far credere alla cittadinanza bolognese che i finanziamenti che il Comune elargisce alle scuole private siano obbligatori per legge, quando ciò non corrisponde, neppur lontanamente, al vero. Ci sembra quindi necessario ricordare a quanti interverranno nel dibattito su questa tema, che la legge che riconosce le scuole paritarie stanzia sì dei fondi statali, distribuiti attraverso l’Ufficio Scolastico Regionale, ma che in nessun modo la suddetta legge impone alle amministrazioni comunali di erogare ulteriori soldi alle scuole private cattoliche”, così Maurizio Cecconi, che continua: “L’unica altra legge a cui si può far riferimento è la Costituzione, che all’articolo 33 recita chiaramente: “Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato”. Ci auguriamo dunque che quando si citeranno ancora le leggi ordinarie, si avrà sempre la premura di vagliare prima se le norme in questione non siano incostituzionali, come in questo evidente caso, dove un’interpretazione creativa del centrosinistra ne ha permesso la malaugurata approvazione”.

“Come Rete Laica Bologna crediamo che l’apertura di un dibattito sui finanziamenti alle scuole private sia già di per sé un piccolo successo, a cui abbiamo contribuito. Rispetto al tabù precedente, s’è fatto un passo in avanti. Ma non basta, è importante che il dibattito stesso non sia viziato da distorsioni, mistificazioni, falsità. Per questo, nei prossimi giorni pubblicheremo un vademecum dei fatti sulle scuole private cattoliche, ad uso e consumo della cittadinanza e di chi vorrà intervenire nel dibattito, affinché non si ripeta quanto avvenuto in questi giorni”.

“Abbiamo altresì studiato con attenzione il “programma cornice”, firmato dai partiti del centrosinistra in vista delle primarie. Nel testo in questione è scritto che “l’intero sistema delle scuole d’infanzia deve essere soggetto ai medesimi standard di qualità e di accesso, che vanno sottoposti a verifica. Va perseguito il coordinamento pedagogico dell’intera offerta da parte del Comune”. Questo paragrafo, furbamente, dà per acquisita la scelta dei finanziamenti alle scuole private cattoliche. Dunque chiediamo a tutti i partiti del centrosinistra: perché l’avete sottoscritto? Credete che i cittadini apprezzeranno questa scelta di sottrarre risorse economiche alla disastrata scuola pubblica?”.


Cevenini sui finanziamenti alle scuole private cattoliche e sui simbolici matrimoni gay. Assente profilo laico

J settembre 2010
2 commenti

Comunicato stampa, 07 Settembre 2010
(Scarica e diffondi)

CEVENINI SUI FINANZIAMENTI ALLE SCUOLE
PRIVATE CATTOLICHE E SUI MATRIMONI GAY. CECCONI:
“PESSIMA PARTENZA, PROFILO LAICO ASSENTE”

Maurizio Cecconi, portavoce della Rete Laica Bologna,
in merito alle dichiarazioni odierne di Maurizio Cevenini.

“Sulle unioni gay: “Sposare simbolicamente due persone dello stesso sesso? E’ una provocazione che non farei mai. E’ una forzatura”. Sui finanziamenti alle scuole private cattoliche: “Il Comune ha dato contributi alle scuole private, non li aumenterà e continuerà a darli”. Così Maurizio Cevenini, stamattina intervistato ai microfoni di Città del Capo – Radio Metropolitana”.

“Come Rete Laica Bologna ci teniamo a precisare che non è nostro compito effettuare dichiarazioni di voto a favore di questo o di quel candidato, bensì, per quanto ci sarà possibile, incidere sul programma delle forze politiche che si presenteranno alle elezioni amministrative. In questo senso, reputiamo nostro dovere presentare proposte laiche e commentare e criticare quelle che, a nostro giudizio, laiche non sono”, così Maurizio Cecconi, portavoce, che continua: “Ciò che faremo durante la campagna elettorale già iniziata, sarà di tracciare un programma ideale e il profilo di un candidato sindaco laico e su queste basi misurare la distanza che separa progetti e candidati dall’auspicata laicità”.

“La reiterata difesa dell’importanza della scuola pubblica, ribadita anche oggi da Cevenini, si scontra pesantemente con l’immodificata volontà di proseguire nei finanziamenti comunali alle scuole private cattoliche”.

“Sul programma della Festa Nazionale della Scuola, organizzata a Bologna in questi giorni dal Partito Democratico, possiamo leggere che “mentre loro tagliano, noi pensiamo che occorra investire sulla conoscenza; mentre loro chiudono interi plessi scolastici e pigiano studenti nelle classi come fossero buoi in una stalla, noi vogliamo scuole aperte tutto il giorno e tutto l’anno, perché diventino il cuore pulsante di intere comunità locali; mentre loro chiamano gli insegnanti fannulloni e buttano i precari in mezzo a una strada, noi pensiamo che chi dedica la propria vita ad educare i cittadini di domani, sia un eroe moderno ed abbia diritto a veder riconosciuto di più e meglio il proprio impegno; mentre loro centralizzano le scelte e svuotano le casse scolastiche, noi vogliamo dare più forza all’autonomia scolastica e alla capacità di programmazione delle autonomie locali, più rappresentanza agli organi collegiali democraticamente eletti; mentre loro vogliono una scuola per ricchi, noi pensiamo che la scuola debba essere aperta a tutti e che nessun bambino debba essere lasciato indietro, perchè solo dimezzando il tasso di dispersione scolastica potremo combattere l’esclusione sociale”. Sono parole che ogni cittadino laico e democratico può fare tranquillamente sue, se accompagnate da proposte politiche coerenti alle intenzioni enunciate. Se invece si accompagnano, come avviene, allo sperpero del denaro dell’Amministrazione, incostituzionalemente investito nei contributi pubblici alle scuole private, allora questi intendimenti perdono di credibilità”.

Delle due l’una: o si difende coerentemente l’importanza della scuola pubblica e si mettono in campo proposte programmatiche per superare nel medio periodo, estinguendoli, gli attuali finanziamenti alle scuole private cattoliche, oppure ogni risorsa pubblica sottratta alla scuola di tutti contribuisce a danneggiare la scuola pubblica che si vorrebbe difendere”.

“Sulla possibilità che il Sindaco, in qualità di primo cittadino, possa celebrare uno o più matrimoni simbolici, vorremmo precisare alcuni punti, data anche la partecipazione della Rete Laica Bologna al Comitato “Sì, lo voglio!” per il riconoscimento del diritto al matrimonio civile alle persone omosessuali. Il desiderio di “non infrangere la legge”, come affermato da Cevenini, ci sembra una motivazione inconsistente: celebrare un matrimonio simbolico infatti non è reato. Si tratta piuttosto di offrire un forte segnale alla politica locale e nazionale. Dunque il punto è: lo si vuole dare o non lo si vuole dare questo segnale? Le parole di Cevenini lasciano intendere la sua indisponibilità a gesti e parole che sostengano l’uguaglianza di tutti i cittadini e disegnano l’assenza di un profilo laico”.


Aborto ed elezioni. Lettera di Flamigni e di Melega alla Chiesa cattolica

J marzo 2010
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LA NOSTRA LOTTA ALL’ABORTO CLANDESTINO
La Repubblica, sabato 27 Marzo 2010
Carlo Flamigni e Corrado Melega

Siamo entrambi ginecologi, siamo abbastanza vecchi da ricordare i tempi in cui un grande numero di donne venivano ricoverate nel nostro ospedale per riparare i danni provocati dagli aborti clandestini. Abbiamo dedicato una parte della nostra vita a cercare di fare approvare una legge che potesse evitare questa tragedia. La legge è stata varata, una legge saggia e ben fatta: forse proprio per questo oggetto di attacchi ingiusti, reiterati e violenti, che hanno trovato appoggio da parte di quei gruppi. In questi ultimi giorni l’aggressione alla legge 194 è diventata parte della campagna elettorale, cosa straordinaria se si pensa che in questo momento tutto il mondo vedrebbe con favore un impegno del Magistero cattolico rivolto a purificare un ambiente inquinato dai peggiori orchi che sia possibile immaginare. I veri abortisti siamo noi, o piuttosto coloro che ostacolano la diffusione di una cultura contraccettiva, inducono un patologico aumento dell’obiezione di coscienza e ridanno così vigore all’abortività clandestina e, per chi ha denaro, ai viaggi della disperazione negli ospitali e costosissimi paesi vicini?


Elezioni regionali. Cittidini vigili urbani della laicità, fate rimuovere i crocifissi dai seggi

J marzo 2010
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Comunicato stampa, 27 Marzo 2010
(Scarica e diffondi)

REGIONALI. CECCONI: “CITTADINI
VIGILI URBANI DELLA LAICITA’, CHIEDETE
DI RIMUOVERE I CROCIFISSI DAI SEGGI ELETTORALI”

Maurizio Cecconi, portavoce della Rete Laica Bologna,
lancia un appello a tutti i cittadini emiliano-romagnoli
affinché vigilino che i seggi elettorali siano spazi neutri.

“Dopo le indicazioni elettorali emanate da monsignor Vecchi durante la commemorazione di Aldo Moro e a quelle dispensate “urbi et orbi” dal cardinal Bagnasco durante il Consiglio permanente della Conferenza Episcopale Italiana, non è più possibile considerare il crocifisso una presenza “neutra” che non influenza gli elettori e le elettrici al momento del voto”, così Maurizio Cecconi, portavoce della Rete Laica Bologna, che continua: “Ricordiamo infatti che la sentenza della Corte d’Appello di Perugia del 10 Aprile 2006 ribadisce “l’opportunità che la sala destinata alle elezioni sia uno spazio assolutamente neutrale, privo quindi di simboli che possano, in qualsiasi modo, anche indirettamente e/o involontariamente, creare suggestioni o influenzare l’elettore”. Il crocifisso, pertanto, è una presenza illegittima in un seggio elettorale”.

“In occasione delle elezioni regionali dell’Emilia-Romagna lanciamo un appello a tutti i cittadini e a tutte le cittadine, affinché si facciano vigili urbani della laicità e richiedano la rimozione dei crocifissi dai seggi elettorali, laddove presenti”.

“Ispirandoci alla procedura adottata dalla UAAR – Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti, presentiamo un decalogo di semplici passi: come comportarsi al seggio, cosa chiedere al Presidente del seggio, come e cosa far verbalizzare in caso di rifiuto di rimozione del crocifisso da parte del Presidente del seggio”.

Invitiamo altresì i cittadini a segnalare alla nostra e-mailrete.laica.bologna@gmail.comle violazioni del supremo principio della laicità dello Stato che riscontreranno durante le operazioni di voto. Sarà nostra cura raccoglierle in un rapporto da presentare all’Ufficio Elettorale”.

Allegati

Decalogo per i vigili urbani della laicità
Dichiarazione da far mettere a verbale
Sentenza della Corte d’Appello di Perugia
Sentenza della Corte di Cassazione


Elezioni Emilia-Romagna. Domande laiche ai candidati

J marzo 2010
3 commenti

Segnaliamo in anteprima tre delle domande laiche che porremo durante l’incontro coi candidati alle elezioni regionali dell’Emilia-Romagna, organizzato dalla Rete Laica Bologna e in programma per Lunedì 15 Marzo alle ore 21. Le domande sono state elaborate dalla UAAR. Per ascoltare le risposte, partecipate alla serata!


Bologna, Sabato 13 Marzo, insieme al Popolo Viola in difesa della democrazia

J marzo 2010
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Rete Laica aderisce alla manifestazione indetta dal Popolo Viola a Bologna. Come laici, difendiamo i principi a fondamento della Costituzione Italiana, tra cui quello della separazione tra Stato e Chiesa. Giudichiamo già gravemente ferita la democrazia quando un governo pretende di cambiare le regole del momento democratico per eccellenza, le elezioni. Per questo saremo in Piazza XX Settembre alle ore 14.00 a manifestare e invitiamo tutta la cittadinanza a fare altrettanto.

[Invita amici e amiche all’evento su Facebook]


Elezioni regionali Emilia-Romagna. Il forum di alcune famiglie si monta la testa

J marzo 2010
1 commento

Comunicato stampa, 04 Marzo 2010
(Scarica e diffondi)

ELEZIONI REGIONALI. CECCONI:
“IL FORUM DI ALCUNE FAMIGLIE SI MONTA LA TESTA”

Maurizio Cecconi, portavoce della Rete Laica Bologna,
in merito al programma del Forum delle Famiglie
in vista delle elezioni regionali dell’Emilia-Romagna.

“In una società plurale, è segno di buona salute psicologica avere la consapevolezza di rappresentare alcuni e non tutti. Nel leggere il programma del “Forum delle Famiglie”, sottosposto ai candidati alle elezioni regionali dell’Emilia-Romagna, si arriva alla conclusione che siamo di fronte a dei megalomani che si sono montati la testa. Da un forum di alcune famiglie, sono convinti di essere diventati il forum di tutte le famiglie”, così Maurizio Cecconi, portavoce della Rete Laica Bologna, che continua: “Il programma che presentano è poi degno della P2 in salsa “Family Day”. Questi, in sintesi, i loro punti-chiave: a) le famiglie (secondo una minoranze di famiglie) sono solo quelle fondate sul matrimonio eterosessuale; b) non sono ammesse coppie di fatto (etero e omo); c) il welfare per tutti (single e famiglie) va sostituito con sussidi alle sole famiglie (l’autodeterminazione dell’individuo è diabolica); d) no all’aborto; e) no al testamento biologico; f) sì alle scuole private e diamogli tanti soldi dei contribuenti. Siamo convinti”, conclude Cecconi, “che a parte l’applauso di Licio Gelli e della Curia, troveranno ben pochi sostenitori. E questo ci riempe di gioia“.


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La Rete Laica di Bologna è un tavolo informale d'incontro, di discussione, di proposta e di mobilitazione per difendere ed estendere la laicità delle istituzioni bolognesi e italiane. Vi partecipano associazioni e singoli/e.

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